Uno spiraglio di luce nel tenebroso cielo della mia mente!
Non ho ancora sbrogliato la matassa dei dubbi e pensieri che attanagliano la mia mente da quando ho incontrato il Monaco.
La mia stella, Aldebaran, mi ha sempre portato bene! spesso mi ha fatto fare percorsi tortuosi con spine che mi facevano soffrire, ma poi tutto si rivelava a me come un bene per la mia persona e per la mia mente; questa volta non riesco a comprendere.....non stò male, anzi....mi trvo veramente bene con questa ragazza thai che mi coccola,mi massaggia, mi nutre e mi fà l'amore in maniera sublime! ho anche la scandinava con me che, tra le corna che mi fà con il mio amico ed altri che incontra alle varie serate a cui partecipiamo e lo shopping con la mia carta di credito, ogni tanto viene a letto con me e la piccola thai! i dollari non sono ancora finiti! dall'Europa nessuno mi ha ancora cercato! non devo tornare per risolvere problemi dei miei figli! quindi dovrei essere felice e rilassato!!!...ma non lo sono.
Quello che ho visto mi ha sconvolto. Vi starete chiededo: "ma che cavolo hai visto??"
Non mi sento ancora pronto a descriverlo, forse perchè per la prima volta in vita mia ho paura di essere preso per un pazzo visionario.
La parola magia mi aveva sempre fatto sorridere irionicamente e non avevo mai preso seriamente le persone che ne parlavano convinte; devo ricredermi.
Quello che ho visto non trova altra spiegazione che nella parola "MAGIA"
"Aldebaran (α Tauri) è la stella più brillante della costellazione del Toro. Il suo nome deriva dalla parola araba al-Dabarān, "l'inseguitore"
Aldebaran. Astrologicamente, Aldebaran era una stella fortunata, che portava ricchezze ed onori. Era, insieme ad Antares, Regolo e Fomalhaut, una delle quattro "stelle reali" dei Persiani dal 3000 a.C."
"Sphrogo nato alla luce di Aldebaran nella terra di Romagna così descritta:
Percorrendo la via pedemontana verso est, lasciatasi da poco alle spalle la turrita Bologna, si giunge dolcemente nel paese di Romagna, meglio se in una solatia giornata di acerba primavera.
La tradizione, ovvero la volontà delle genti del posto, vuole che il confine con la "fredda" Emilia si collochi all’incirca all’altezza del Castello di San Pietro. In effetti oltre alle acque salutari e odorose di questa amena stazione termale, fragranti piadine e corposo Sangiovese danno il loro fragoroso benvenuto al pellegrino viandante.
Caldo e generoso il cuore delle genti di Romagna sempre pronte ed ospitali; calde e generose, pare, le prosperose donne; caldo se non ardente il sangue e le menti dei romagnoli quando prevalgono le passioni.
È infatti nella natura disincantata di questo popolo opporsi a qualunque ordine costituito, spesso con impagabile ironia e saggezza, talvolta con ardore e violenza.
Così, con ogni probabilità secoli di dominazione papale hanno prodotto stuoli di anarco-bombarol-regicidi, social-rivoluzionar-comunisti, anticlerical-fascisti, repubblican-strozzapreti."
Questi scritti nascono dall'influenza di queste due entità
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